IL DECRETO MEZZOGIORNO

Il Senato ha convertito in legge il decreto 29 dicembre 2016, n. 243 sugli "interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno".Contiene misure fondamentali per il Sud:

Credito di imposta per le imprese. Viene rafforzato il credito di imposta per le imprese che investono al Sud, che avranno a disposizione 600 milioni all'anno per 4 anni, capaci di mobilitare 1,7 miliardi di investimenti all'anno. L’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, effettuato fino al 31 dicembre 2019, nelle imprese di Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo potrà usufruire di un credito di imposta pari al 25% nelle grandi imprese, al 35% nelle medie imprese e al 45% nelle piccole aziende.
Ad ogni progetto di investimento potranno essere erogati al massimo 3 milioni di euro per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie imprese e 15 milioni di euro per le grandi imprese.
Ridurre il divario Nord-Sud. A partire dalla prossima legge di Bilancio, il governo dovrà ripartire in modo equo su tutto il territorio nazionale gli stanziamenti in conto capitale per gli investimenti. Le risorse aggiuntive del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione territoriale e dei fondi strutturali dovranno essere utilizzate per ridurre il divario tra le regioni del Sud e quelle del Nord.
Ilva. Il decreto contiene norme per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo, nonché per i progetti di efficienza energetica e risanamento aziendale. Previste misure per affrontare l'emergenza sanitaria e sostenere le famiglie di Taranto e dei Comuni vicini. Autorizzata la spesa di 24 milioni di euro per integrare il trattamento economico dei dipendenti dell'Ilva, dopo anni di Cassa integrazione.
Risanamento ambientale. Si interviene per accelerare il risanamento ambientale del comprensorio di Bagnoli-Coroglio e per la messa in sicurezza e la gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi del deposito ex Cemerad, a Statte (Taranto).
Fognature e depurazione. Il decreto contiene disposizioni per sostenere le regioni del Mezzogiorno nell'adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue. Si interviene per garantire l'adeguamento, dopo le sentenze di condanna della Corte di Giustizia europea del 2012 e del 2014 e per evitare di aggravare le relative procedure di infrazione.
Beni confiscati alle mafie. I comuni del Sud potranno utilizzare i beni immobili confiscati alle mafie anche per scopi sociali, in primis per far fronte all'esigenza di alloggi.
Interporti. Incrementato con 5 milioni di euro l'anno dal 2017 al 2022 il contributo per il completamento della rete logistica degli interporti, fondamentale per le regioni del Sud.
Salute. Vengono destinati 100 milioni di euro allo sviluppo della radioterapia oncologica delle strutture sanitarie delle regioni del Mezzogiorno. I fondi si aggiungono ai 70 milioni di euro previsti per le strutture sanitarie di Taranto, per l'acquisizione di strumentazioni avanzate in campo diagnostico.
Sociale. Il Fondo per la non autosufficienza viene incrementato con 50 milioni  per il 2017.